News

23/12/2015

EMITTENZA ED EDITORIA LOCALI: LE NOSTRE PROPOSTE

Presentate ai tre assessori regionali per il sostegno al settore in forte crisi

Lunedì pomeriggio il segretario dell’Associazione Stampa Subalpina Stefano Tallia con le rappresentanze piemontesi di Cgil, Cisl e Uil, e di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, presente anche il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte, Alberto Sinigaglia, hanno presentato a Giuseppina De Santis, Antonella Parigi e Giovanna Pentenero, rispettivamente assessori regionali all’Economia, alla Cultura ed al Lavoro, una piattaforma di proposte per il sostegno al settore dell’editoria e dell’emittenza locale, particolarmente sofferenti.
Tra le richieste più significative quella di riscrivere la legge regionale per l’editoria in modo che vada a premiare e finanziare le aziende che investono su innovazione e tecnologia e che lo fanno nel pieno rispetto delle regole.
Questo il testo consegnato:

Piattaforma regionale editoria


SITUAZIONE EMITTENZA

Negli ultimi 5 anni hanno chiuso tre importanti televisioni locali Telesubalpina, Telestudio e solo nelle scorse settimane Telegranda. Tra le principali, sono operative ancora Grp, Rete7, Telecity, Quartarete, Videogruppo, Rete Canavese, Telecupole, Primantenna. Delle 31 radio locali, ben 5 hanno chiuso. Si sono così persi dal 2010 oltre 100 posti di lavoro, che salgono a più del doppio se si considera l'indotto.

Questo perché la raccolta pubblicitaria, principale fonte di ricavi per il settore si è ridotta dell'80%, mentre si sono ridotti del 70% i contributi derivanti dalla Legge 488/98.

Nel corso del 2015 sono stati utilizzati fino ad esaurimento gli ammortizzatori sociali in deroga.  Permangono forti sofferenze che ci fanno temere il rischio di altre chiusure tra le emittenti televisive e radio.

SITUAZIONE EDITORIA

La filiera dell'editoria include tutto il mondo della comunicazione dai quotidiani ai settimanali, fino ai periodici sia locali che nazionali, oltre a tutta la realtà delle case editrici.

Il settore negli ultimi 5 anni nel nostro territorio ha perso circa 2500 addetti tra diretti ed indiretti.

Hanno chiuso realtà storiche come la Ilte (To), RotoAlba (Cn) e le Officine Grafiche di Novara ex Dea, mentre nei periodici locali l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è divenuto ormai una regola.

La situazione dei poligrafici sia nazionale che locale è in forte difficoltà, non esiste nessuna realtà che sia esente da procedure di crisi. Le aziende faticano nell’attuare la necessaria trasformazione tecnologica.

Il mercato è passato velocemente dal comparto tradizionale cartaceo a multimediali digitali, che  però non garantiscono ancora gli stessi ricavi. Tutto ciò ha ulteriormente aggravato la sostenibilità soprattutto delle testate più piccole, che sono incapaci di sostenere i costi di innovazione dei sistemi informatici e, men che meno, i costi di ricerca per realizzare un’innovazione del prodotto.

Le realtà dei periodici locali utilizzano già da tempo le norme speciali della legge dell'editoria 416/88. Solo questo ha permesso di ridurre gli impatti occupazionali delle crisi del settore, determinati anche dalla progressiva riduzione dei finanziamenti pubblici, sia nazionali che locali.
 
CGIL CISL UIL Piemonte, Associazione Stampa Subalpina, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil chiedono il varo di nuove strategie e di progetti legislativi che siano in grado di ridisegnare il panorama editoriale piemontese, per salvaguardare un settore strategico per la nostra Regione e lo stesso diritto di informazione Costituzionalmente tutelato. L’alternativa è la perdita di decine di posti di lavoro tra personale tecnico e giornalistico con il rischio della chiusura di voci storiche del nostro territorio.

Le nostre PROPOSTE:

-    Pensare ad nuova legge regionale di sistema per il settore, prevedendo anche una riscrittura dell’attuale normativa, che includa verifiche e monitoraggio sulla distribuzione delle risorse, con particolare attenzione al rispetto delle regole e dei contratti di lavoro applicati.
-    Aiuti alle imprese che investono in innovazione tecnologica
-    Incentivi alla produzione di programmi di approfondimento regionale indirizzati in particolare ai settori cultura, arte, turismo e sport.
-    Incentivi finalizzati alla creazione di fusioni, aggregazioni e di reti di impresa.
-    Uso dei media locali per la comunicazione istituzionale della Regione.
-    Supporto della Regione per l'attivazione dei Fondi europei, ad esempio a promozione del bilinguismo e dello scambio culturale trans-frontaliero.
-    Attivare fondi per la riqualificazione dei lavoratori fuoriusciti temporaneamente, o definitivamente, dal mercato del lavoro attivo.
-    Prevedere criteri di accesso ai fondi che non escludano i lavoratori che, una volta fuoriusciti, diano vita a particolari forme di auto-impresa quali studi associati, società, cooperative.
-    Attivare un meccanismo di finanziamento agevolato tramite il sistema bancario e/o FinPiemonte per chi investa in innovazione tecnologica.
-    Promuovere per l'intero settore editoriali una politica industriale a carattere regionale volta alla costruzione di distretti/poli di filiera che consentano di mettere in rete tutte le realtà, garantendo la possibilità di realizzare sinergie su logistica/distribuzione, acquisti, investimenti in ricerca e tecnologia.
-    Favorire la collaborazione con le istituzioni culturali e scientifiche presenti sul territorio perché quel che manca in molti casi sono veri e propri progetti editoriali capaci di assicurare un futuro a queste testate.

Torino, 21 dicembre 2015


Le Segreterie Regionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Associazione Stampa Subalpina


***

 

Editoria: sindacati in Regione, portata piattaforma proposte
 
   (ANSA) - TORINO, 22 DIC - Una nuova legge regionale 'di
sistema' per il settore dell'editoria, che consenta di
finanziare le aziende che investono su tecnologia e tecnologia e
"che lo fanno nel pieno rispetto delle regole". E' una delle
principali proposte contenute nella piattaforma per il sostegno
all'editoria ed all'emittenza locale e' stata illustrata in
Regione da Cgil, Cisl, Uil, Associazione Stampa Subalpina e
sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom.
   Nell'incontro con gli assessori al lavoro, Gianna Pentenero,
alla Cultura, Antonella Parigi, alle Attivita' Produttive,
Giuseppina De Santis, sono stati ricordati i numeri della crisi:
2.500 posti di lavoro, tra diretti ed indiretti, persi nella
filiera dell'editoria, i 200 (compresi l'indotto)
nell'emittenza, contrassegnata, negli ultimi 5 anni, dalla
chiusura di tre tv (Telesubalpina, Telestudio e Telegranda) e 5
radio locali (su un totale di 31).
   I sindacati chiedono "il varo di nuove strategie e di
progetti legislativi ch siano in grado di ridisegnare il
panorama editoriale piemontese, per salvaguardare un settore
strategico per la nostra regione e lo stesso diritto di
informazione costituzionalmente tutelato". (ANSA).

 

***


 

Condividi:

C.F. 80089510012 - Copyrights © 2016.
Registrazione Tribunale di Torino n.1913 del 31/1/1968 Iscritto registro Sicid n. 11095/16 V.G. N. 49/2016 Registro Stampa del 3/11/2016

  • Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
  • FNSI.
  • Fondo giornalisti.
  • Ordine giornalisti Piemonte.
  • IMPGI.
  • CASAGIT Piemonte.
  • Centro Studi Pestelli.
  • Circolo della Stampa.
  • ungp.