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26/09/2018

Movie Tellers, narrazioni cinematografiche

A ottobre in 25 città del Piemonte, con Stampa Subalpina e Slow Food

4 cortometraggi, 4 documentari e 4 lungometraggi che hanno legami, a diversi livelli, con il Piemonte. E' questo il programma di Movie Tellers, l'iniziativa promossa da Piemonte Movie, che porterà il cinema in 25 città per 130 proiezioni totali.
Le giornate di festa nei cinema - che si terranno ad Alessandria, Asti, Avigliana (To), Barge (Cn), Candelo (Bi), Carmagnola (To), Ceva (Cn), Cherasco (Cn), Chieri (To), Chivasso (To), Cuneo, Cuorgnè (To), Domodossola (Vb), Dronero (Cn), Ivrea (To), Mondovì (Cn), Omegna (Vb), Pinerolo (To), Saluzzo (Cn), Savigliano (Cn), Torino, Trecate (No), Valenza (Al), Vercelli e Villastellone (To -  saranno accompagnate dalle degustazioni offerte da Slow Food e i film saranno introdotti da professionisti della settima arte e da cronisti dell’Associazione Stampa Subalpina.

Qui il programma completo

 

PER UN CINEMA E UN GIORNALISMO DI QUALITA’

Dove ci sono destini, passioni e scelte, lì deve trovarsi un giornalista. E nel cinema proposto da Movie Tellers questi destini, queste passioni e queste scelte hanno sempre in qualche modo a che fare con il Piemonte, che è dove i giornalisti della Subalpina si trovano.

Ecco perché anche quest'anno l'Associazione Stampa Subalpina, sindacato unitario dei giornalisti piemontesi, collabora molto volentieri con Movie Tellers, che porta in 25 località regionali piccoli e grandi film realizzati sul territorio.

Il legame tra giornalismo e cinema si consolida nella necessità per entrambi di decifrare e raccontare la realtà, tradurre le esperienze, declinare le storie individuali e collettive. Fino ai capisaldi dell’inchiesta giornalistica e del documentario. A maggior ragione quando l’informazione e il cinema puntano l’attenzione sulla cronaca, sull'attualità, su fenomeni sociali interessanti.

Come nel caso dell’ “Aida” di Mattia Temponi, che ripercorre il cammino per il diritto di voto alle donne, o degli “Wonderful losers” di Arunas Matelis, che racconta la fatica, il fango e il sudore del ciclismo su strada. Come nel caso di “Vai piano ma vinci” di Alice Filippi, che narra la prigionia e la fuga di Pier Felice Filippi, rapito dalla 'ndrangheta nel 1978, o dell’ “Happy winter” di Giovanni Totaro, ambientato sulla spiaggia di Mondello, dove i protagonisti aspettano la notte di Ferragosto, continuando a far finta che la crisi economica non esista, almeno fino a settembre.

Tutti temi - questi, ed altri trattati nei lavori in programma - importanti. Da approfondire. Perché a dispetto di ciò che si racconta, questi nostri giorni e questo nostro mondo hanno molto bisogno di cinema e di giornalismo di qualità.

Stefano Tallia
Segretario Associazione Stampa Subalpina

 

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