News

13/02/2019

"LA STRADA PER UNA RESISTENZA POSSIBILE"

L'intervento integrale del segretario Tallia al 28° Congresso Fnsi

C’è un uomo seduto che suona un violoncello. Intorno a lui solo macerie e un edificio senza più il tetto. Quell’uomo sembra un pazzo, ma non lo è, il suo è un atto di resistenza estrema. È la resistenza di una città, di un popolo e di un’idea.
Quella che vi ho descritto è una delle foto che hanno segnato il secolo appena concluso. L’uomo è Vedran Smailovoic, l’edificio senza tetto è la biblioteca nazionale di Sarajevo appena distrutta dai bombardamenti durante l’assedio della città.
Ecco, quando osservo il nostro mondo piegato e trasformato da dieci anni di crisi, è difficile veder qualcosa di diverso da una casa, certo ancora in piedi, ma comunque piena di macerie. E quando immagino il compito del nostro sindacato, penso che debba avere lo stesso coraggio di quel violoncellista.
Intorno a noi ci sono le macerie della crisi e dell’isolamento sociale.
L’ho scritto di recente agli iscritti della Subalpina. Per rimuovere le macerie e per iniziare a ricostruire bisogna usare il tempo della verità: la crisi è ancora molto lontana dall’essere superata e noi giornalisti, da soli, non ce la faremo a superarla.
Servono idee e servono soprattutto alleanze politiche e sociali: non è più il tempo dell’autosufficienza della categoria e lo hanno detto bene i presidenti di Inpgi e Casagit.
Per questo dobbiamo imparare a essere anche qualcosa di diverso da ciò che siamo stati fino ad ora.
A Torino ci abbiamo provato con un piccolo progetto, che è però molto importante. Mi riferisco al coworking che abbiamo aperto all’interno di una struttura dove hanno trovato casa 500 lavoratori autonomi, che rappresentano le professionalità più diverse. Quello spazio è una ex acciaieria ed è, se vogliamo, una metafora delle trasformazioni di una città industriale come Torino. E anche del compito del sindacato: non solo offrire un luogo di lavoro ai colleghi, ma provare a ricostruire una comunità professionale. Riunire ciò che è stato diviso.
Dobbiamo avere un sindacato che sia inflessibile sul piano dei diritti ma realista nell’approccio al mercato. Voglio ringraziare per questo la segreteria uscente della Fnsi per il contratto firmato con l’Uspi, che completa un percorso iniziato in Piemonte molti anni fa con le intese siglate con i piccoli editori della nostra regione. Ora, grazie a quel contratto, l’editoria locale ha un contratto nazionale e le regole arriveranno anche nell’on-line.
Le ultime cose le voglio dire su di noi. Dopo sette anni, questo è il mio ultimo congresso nazionale come segretario della Subalpina. Non sono candidato a nulla e penso, quindi, di poter fare questa affermazione con il massimo della serenità. Un congresso è il momento nel quale si costruiscono i programmi e anche i gruppi dirigenti. Dei programmi ho detto, quanto al gruppo dirigente vorrei che provassimo a costruirlo guardando anche al futuro. Accanto a un segretario e un presidente che vogliamo riconfermare, inseriamo germi di rinnovamento. Proponiamo volti nuovi tra i giovani che si sono avvicinati al sindacato.
Solo così il nostro violoncello continuerà a suonare, indicando la strada per una resistenza possibile, con la quale difendere l’informazione e con questa una componente indispensabile per la nostra democrazia.
Stefano Tallia, segretario Associazione Stampa Subalpina

Condividi:

C.F. 80089510012 - Copyrights © 2016.
Registrazione Tribunale di Torino n.1913 del 31/1/1968 Iscritto registro Sicid n. 11095/16 V.G. N. 49/2016 Registro Stampa del 3/11/2016

  • Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
  • FNSI.
  • Fondo giornalisti.
  • Ordine giornalisti Piemonte.
  • IMPGI.
  • CASAGIT Piemonte.
  • Centro Studi Pestelli.
  • Circolo della Stampa.
  • ungp.